Mangiamo bene ogni giorno! Ricette facili e gustose per cucinare a casa!
17 Ottobre 2022
La presunzione del bene consiste nel credere di poterlo fare da soli, che dipenda tutto da quanto riusciamo a dare (se ti amo, mi amerai); l'errore del bene consiste nel credere che esso dipenda talmente dall'altro e dal suo bene per noi (tu
mi ami: è quello che conta e, in fondo, mi basta).
La vita del bene si svolge tutta in questo ibrido e delicatissimo incedere, in equilibrio tra orizzonti inscindibili, territori confinanti, contesi e mai del tutto assegnati ai legittimi possessori.
Il mio bene. Il tuo bene.
Il bene difficile
Erminia La Ferola
In autunno rinasco, respiro, mi torna la voglia di vivere, di uscire, di cucinare. E l'autunno la stagione dei nuovi inizi, delle possibilità e io ne ho davvero tante di cose nuove da cominciare! Ho bisogno dell'aria fresca che mi pizzica la pelle quando apro le finestre al mattino, di innamorarmi dei colori cangianti delle foglie, di un cappuccino caldo da bere a piccoli sorsi, di scoprire nuovi modi per cucinare le mie adorate zucche, di gustarmi un risotto caldo con un buon bicchiere di vino rosso, di musetti in cerca di coccole, di tirar fuori maglioni per i primi freddi, di pomeriggi che profumano di pioggia, di torte di mele e cannella, di castagne calde di fuoco, di libri da ricordare e di amici da ringraziare.
A proposito di libri, sapete che per me più che una passione, sono una necessità: non c’è giorno in cui io non legga almeno un paio di capitoli e oggi voglio consigliarvi “Il bene difficile “: un libro di racconti che mi sta a cuore perché lo ha scritto Erminia, una persona speciale che fa parte della famiglia che ho scelto di avere accanto a me, una di quelle donne che rendono la mia vita migliore con affetto, confidenze, sostegno morale e risate. Erminia è una professoressa di Scienze umane e filosofia in un liceo di Napoli, una di quelle che non dimentichi e che torni a trovare anche quando la scuola è finita e la vita ti porta altrove. Il suo sguardo sensibile e premuroso si sofferma sui personaggi, e grazie alle sue parole, entriamo nelle loro esistenze, prendiamo parte ai loro tormenti, condividiamo i loro sentimenti e le loro speranze, sullo sfondo di una città crocevia in cui passa la vita che “trascina con sé la bellezza redenta di tutte le sue tragedie” ovvero Napoli che con le sue bellezze e le sue contraddizioni si fa amare ed odiare, ma non ci lascia mai indifferenti.
Ad Erminia dedico la ricetta della mia Crostata d’autunno con confettura di fichi e crema di ricotta.
Ingredienti
500 g pasta frolla
300 gr ricotta di bufala
125 gr zucchero a velo vanigliato
1 uovo
un cucchiaino di estratto di vaniglia
300 g confettura di fichi
In uno stampo da crostata rivestito con carta da forno stendiamo la pasta frolla, ne teniamo da parte un po’ per ritagliare i biscotti per guarnire la superficie della crostata. Bucherelliamo il fondo con una forchetta e mettiamo a raffreddare in frigo. In una ciotola montiamo la ricotta con lo zucchero a velo, l’uovo e la vaniglia. Spalmiamo uno strato sottile di confettura di fichi sul fondo della crostata, copriamo con la crema di ricotta, livelliamo la superficie con una spatola, guarniamo con i biscotti della forma che preferiamo (io ho scelto le foglie 🍁) e cuociamo in forno a 180º per 35/40 minuti finché il bordo e i biscotti saranno ben dorati. Facciamo raffreddare la crostata prima di gustarla con una tazza di tè e il libro che vi ho consigliato!