Mangiamo bene ogni giorno! Ricette facili e gustose per cucinare a casa!
3 Novembre 2023
mi disinnesco il cuore in continuazione
mi faccio i sogni da sola
pulisco le ferite da me
e mi invento i cammini
troppo complicata
per essere salvata dagli altri
troppo curiosa per non perdermi ovunque
e ospito troppi uragani
per fare solo la parte del mare sereno
sono completamente
arrovellata di complessi
ma è questa la mia semplicità,
non ho nulla da nascondere
ma non tutti devono vedermi.
[Non bisognerebbe venire puniti per avere creduto in qualcosa di buono. Bella schifezza, un mondo in cui se qualcosa ti delude è colpa tua perché hai osato essere ottimista, avere fiducia.]
Le aquile della notte
Alice Basso
[Selma è a letto, sta coricata già da qualche tempo. Rosa le porta da mangiare brodo di pollo e latte, le uniche cose che riesce a digerire. Da qualche tempo si è fissata che a cucinare per sua figlia ci pensa lei e solo lei: già prima, guai a chi si avvicinava senza permesso alle sue pentole smaltate e ai coltelli con le lame di Spagna, custoditi tra stipi e cassetti come medaglie al valore, ma adesso fa come una pazza se le spostano la padella sul fuoco o le mescolano la zuppa. Tra i fornelli ci passa le ore e, alla fine, il suo brodo è appetitoso ma così leggero che quasi non ha odore: l’unica cosa adatta all’appetito di Selma, che è quello di una rondinella ormai. Sulla sedia di legno duro, accanto al letto, Rosa la guarda bere e una ruga le divide in due la fronte. “Benedetta figlia, lo so io perché non ti va giù niente. Perché mangi sdraiata. Da cristiani, invece, si pranza e si cena seduti e sistemati: il mangiare entra dove è meglio ed esce da dove è giusto.”]
Il cognome delle donne
Aurora Tamigio
[“Un colore al giorno è una bella strategia di vita, grazie per avermela consigliata.” Le ho solo raccontato che da piccola, ogni mattina, aprivo con la mamma il suo dizionario dei colori e sceglievamo una sfumatura nuova da ammirare e memorizzare. Il rosa da solo, mi aveva insegnato, non esisteva. Quale rosa? Amaranto, azalea o lampone? E il verde? Verde asparago, oliva chiaro o bronzo antico? Ognuno rivendicava la propria dignità e una particolare armonia di luce e ombra. Uscivamo di casa, dopo, per individuarli in natura. Saperli distinguere rendeva il mondo più vivido, più reale.]
Le cose che ci salvano
Lorenza Gentile
Lo scorso ottobre è stato uno dei mesi più brutti e pesanti della mia vita… accadono cose che scombinano gli equilibri e, anche se cerchi di andare avanti come se non fosse successo niente, sai di mentire a te stessa e che niente sarà più come prima, ti aggrappi ad un sogno che è andato in frantumi illudendoti che non ne pagherai le conseguenze e non vedi nemmeno chi ti tende la mano per salvarti… Ho tanto da elaborare e tra uno scossone e l’altro mi rifugio nei miei posti sicuri, la cucina e i libri. Vi consiglio la lettura di tre romanzi ambientati in diverse epoche storiche ma con un comune denominatore, la forza e la volontà delle donne nel voler cambiare la loro condizione, anche quando tutto sembra già essere deciso. Vi lascio inoltre una ricetta che mi riporta alla mia terra, la Puglia, e che sa di domeniche in famiglia, i Tubetti al Ragù di Polpo.
Ingredienti
2 confezioni di Polpa Finissima Cirio
un polpo da 6/700 g
un cuore di sedano
una carota
un peperoncino
un mazzetto di prezzemolo
4/5 foglie di alloro
un cucchiaino di pepe in grani
olio extravergine d’oliva Cirio q.b.
360 g tubetti rigati
un bicchiere di vino bianco secco
un cucchiaio di Supercirio concentrato di pomodoro
sale per la cottura della pasta
Portiamo ad ebollizione una pentola di acqua con 3/4 ciuffi di prezzemolo, le foglie di alloro è una manciata di pepe in grani. Immergiamo il polpo per tre volte nell’acqua bollente di modo che i tentacoli si arriccino, poi lo chiudiamo in pentola e lo facciamo cuocere per 20/25 minuti, lo lasciamo raffreddare nella sua acqua: questo è il segreto perché rimanga tenero. Teniamo da parte l’acqua di cottura del polpo, la diluiremo per cuocere i tubetti.
Tagliamo il polpo a pezzetti. In un tegame versiamo 4/5 cucchiai di olio extravergine d’oliva Cirio, aggiungiamo un trito di carota, sedano, prezzemolo e peperoncino, soffriggiamo per 2/3 minuti e uniamo il polpo, lasciamo rosolare per qualche minuto e sfumiamo con il vino bianco. Quando sarà evaporato, aggiungiamo un cucchiaio di concentrato di pomodoro Supercirio e due confezioni di Polpa Finissima Cirio, mescoliamo bene, assaggiamo ed eventualmente aggiustiamo di sale, (di solito il polpo è molto sapido e non è necessario aggiungere altro sale), copriamo e lasciamo cuocere per mezz’ora circa.
Nel frattempo cuociamo i tubetti nell’acqua di cottura del polpo che avremo diluito con altra acqua e aggiustato di sale, scoliamo al dente e condiamo con il ragù di polpo, serviamo con prezzemolo fresco tritato.