Mini-Bundt Cake Panna e Caffè

“Fare il caffè per sua moglie era un rituale. Fenoglio versò nel bollitore della moka dell’acqua minerale non gassata. Fino alla valvola, senza coprirla. Poi riempí il filtro con la miscela, facendo attenzione a non pressare. Per dare la sua speciale profumazione aggiunse un cucchiaino di cacao. Con il manico del cucchiaino praticò tre forellini sulla superficie della polvere, richiuse la caffettiera, senza stringere con troppa forza, e la mise sul fornello.

–Vuoi anche la cremina?– chiese alla moglie.

–Sí, grazie,– rispose Serena con tono quasi formale, rispettando la liturgia. Fenoglio mise due cucchiaini di zucchero in un bicchiere nel quale fece cadere le prime gocce di caffè non appena uscirono. Quindi mescolò energicamente sino a formare una crema, la divise in due tazzine e infine versò il caffè che nel frattempo era salito tutto.”

Una mutevole verità 

Gianrico Carofiglio

Tutte le mattine mio marito mi prepara la moka per quando mi alzo, un gesto d’amore che do spesso per scontato e che mi fa sentire la sua mancanza quando non è a casa, come accadrà nei prossimi giorni. Così visto che lo scorso inverno ho finalmente scoperto l’utilità del bollitore (meglio tardi che mai!), ho deciso di provare anche la caffettiera francese e devo dire che nonostante l’espresso rimarrà sempre il mio caffè preferito, quello lungo preparato in questo modo, non mi dispiace affatto!

Plunger, French Press, Melior, Cafetière à piston, Caffettiera francese: questo sistema di estrazione è conosciuto con tanti nomi quanti sono i paesi in cui viene usato. Ideale per preparare anche tè e infusi, si distingue per il suo design e per la tecnica con cui l’acqua e il caffè macinato vengono separati. Un bricco cilindrico con uno stantuffo che preme su acqua calda e polvere di caffè: fra tutte le preparazioni, quella con la French Press è la più semplice. Il segreto è il giusto grado di macinatura, l’ideale è un caffè macinato dal calibro medio, consistente e uniforme: per preparare una buona tazza di caffè lungo bisogna rispettare le proporzioni, 7 grammi di caffè per 200 ml di acqua; se il filtro si intasa o se il caffè risulta torbido vuol dire che la polvere è macinata troppo fine.

Qualsiasi sia la bevanda preferita, per usarla al meglio la caffettiera francese bisogna poggiare il bricco su una superficie piana, tenere il manico saldamente, poi estrarre con decisione lo stantuffo, a quel punto mettiamo nel bricco un cucchiaio colmo di caffè (7-8 grammi) ogni 200 millilitri d’acqua, versiamo l’acqua calda, non bollente, mescoliamo il contenuto e lasciamo in infusione per 3/4 minuti. A quel punto immergiamo lo stantuffo e lo spingiamo verso il basso lentamente. Dopo ogni uso, laviamo il bricco con acqua e detergente delicato e asciughiamo con cura.

Con questo caffè ho preparato le Mini-Bundt Cake Panna e Caffè: si impastano in pochi minuti solo con una ciotola e una frusta, sono morbide e profumate, vi lascio le dosi per ciascuna tortina che potete moltiplicare secondo le vostre necessità.

Ingredienti 

60 g. farina

60 g. zucchero 

50 ml. panna 

10 ml. caffè espresso o 15 ml. caffè lungo 

 4 g. lievito per dolci 

 1 uovo

un pizzico di sale

Montiamo le uova con lo zucchero e il pizzico di sale, uniamo la panna e il caffè sempre mescolando, infine aggiungiamo la farina setacciata con il lievito per dolci. Versiamo il composto negli stampi imburrati e infarinati o trattati con lo staccante spray, e cuociamo in forno preriscaldato a 180º per 35 minuti circa, facciamo sempre la prova stecchino per verificare la cottura del dolce all’interno. Sforniamo le nostre Mini-Bundt Cake e cospargiamole con abbondante zucchero a velo. Sono deliziose a colazione e in ogni momento della giornata in cui abbiamo bisogno di una coccola dolce.