Mangiamo bene ogni giorno! Ricette facili e gustose per cucinare a casa!
2 Maggio 2024
«Gli uccelli. Con i figli bisogna fare come gli uccelli.» Vera alza a frullare anche l’altra mano. «Gli insegni a volare, a tenere la rotta. Ma non voleranno il tuo volo e non seguiranno la tua rotta. Però in ogni volo e in ogni viaggio rimarrà per sempre la traccia di quello che gli hai trasmesso.»
Quando si parla di maternità si fa quasi sempre riferimento al periodo in cui i figli sono a casa: madri alle prese con neonati e tutto il corollario di stanchezza, notti insonni, dentini che spuntano dolorosamente, pappe, pannolini, pianti disperati; poi con bambini da educare, sfamare, accompagnare a scuola, a nuoto, a danza, con compiti infiniti e mai abbastanza tempo per fare tutto; ancora madri in balia di adolescenti incompresi e incomprensibili, porte di stanze perennemente in disordine sbattute in faccia, liti infinite; madri apprensive di studenti in o fuori sede, notti prima degli esami, pacchi da giù, lavatrici in loop, bonifici urgenti… Poi cala il sipario sulle madri che, sicuramente quando gli adorati pargoli raggiungono l’agognata indipendenza e se ne vanno liberi per il mondo a costruire le loro vite, non sono più attrici protagoniste ma… c’è un Ma enorme, perché le madri evidentemente non smettono di esserlo quando i figli se ne vanno di casa, continuano a preoccuparsi per quello che accade loro: se sono felici, se hanno incontrato la persona giusta con cui condividere la vita, se il lavoro li fa sentire realizzati, se guadagnano abbastanza, se mangiano bene, se possono permettersi le vacanze, se hanno bisogno di aiuto o di essere ascoltati, consigliati e supportati, se vogliono a loro volta avere figli o preferiscono di no, se si sono pentiti delle scelte fatte, se ricordano ancora i loro sogni, il tutto senza mai superare i confini per non risultare invadenti o, al contrario, rischiando di non fare abbastanza e sembrare indifferenti o disinteressati.
Per questo dedico la prima naked cake a tutte le mamme che non smettono mai di esserlo! Ecco la ricetta della Naked Cake con Albicocche e Pistacchi e Frosting allo Yogurt, una torta con un delicato equilibrio di sapori, la dolcezza dello sciroppo preparato con le albicocche secche, la morbidezza del pandispagna, il tocco leggermente acidulo dello yogurt greco e la croccantezza dei pistacchi che vi conquisteranno ad ogni boccone! Seguite il mio procedimento passo passo e il risultato vi stupirà!
INGREDIENTI
PER IL RIPIENO
10 albicocche essiccate
2 cucchiai di sciroppo d’acero
un cucchiaino estratto di vaniglia
150 ml acqua
un cucchiaio succo di limone
marmellata di albicocche
PER LE TORTE
6 uova
150 g zucchero
150 g farina autolievitante
PER IL FROSTING
200 ml panna fresca da montare
350 ml yogurt greco
1 cucchiaino estratto di vaniglia
granella di pistacchi per decorare
Prepariamo le torte: montiamo le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro, gonfio e spumoso. Incorporiamo la farina autolievitante setacciata continuando a montare. Dividiamo l’impasto in due stampi tondi 18/20 cm ø e cuociamo in forno preriscaldato a 150º per 20 minuti. Sformiamo e lasciamo raffreddare bene su una gratella. Livelliamo la superficie con un coltello se necessario.
In un pentolino portiamo ad ebollizione l’acqua con le albicocche, lo sciroppo d’acero, il succo di limone e la vaniglia. Facciamo raffreddare, tagliamo le albicocche in pezzi piccoli.
In una ciotola montiamo la panna con lo yogurt greco e l’estratto di vaniglia. Per un risultato ottimale sia gli ingredienti che ciotola e fruste devono essere ben freddi!
Componiamo la naked cake: bagniamo ogni torta con lo sciroppo di albicocche, spalmiamo con marmellata di albicocche, un po’ di frosting allo yogurt e spargiamo con i dadini di albicocche; copriamo con la seconda torta . Spalmiamo il frosting su tutto il dolce, livellando bene con una spatola, mettiamo a raffreddare in frigo per un paio d’ore. Al momento di servire decoriamo con la granella di pistacchi e fiori freschi a piacere.