15 Novembre 2018
“La vita è un continuo cambiare abitudini, amicizie, modi di fare e di pensare, ideali, amori, addirittura fede, tuttavia quando poi ti ritrovi per caso dinanzi a una vecchia abitudine, solo allora capisci quanto ti sia mancata, quanto ti abbia marchiato la pelle senza che tu te ne accorgessi. Non dico che occorra restarvi legati per sempre, anche perché alla lunga può trasformarsi in una zavorra pesante da portarsi appresso, dico solo che questa tovaglia preparata con cura, il piatto di pasta e patate, mi hanno fatto capire che ci sarà sempre un posto per me nel mondo finché qualcuno mi farà trovare qualcosa di pronto sulla tavola.”
Magari domani resto -
Lorenzo Marone
In queste righe del romanzo dello scrittore napoletano Lorenzo Marone che amo moltissimo, è riassumibile la mia filosofia in cucina: cucinare per me significa prendermi cura delle persone che amo, sarà che ho imparato a cucinare per necessità, per portare in tavola colazione, pranzo e cena per mio marito e per i miei figli. Non c’è niente tra le mille cose che faccio che mi dia maggior soddisfazione di accogliere i miei cari con il profumo di un piatto che li rimetta in pace con il mondo, che faccia dimenticare le noie in ufficio o le code nel traffico e li faccia sentire accolti dal calore di casa. Dopo aver trascorso il weekend a Napoli con la parte campana della famiglia e aver portato a casa il mio bottino di pane cafone, taralli sugna e pepe e provola (rigorosamente comprata dalla salumeria di Mariano Traversa Michele Pietravalle, 24, 80131 Napoli NA, soprannominata da mia cugina “provola viaggiatrice” perché viene puntualmente comprata e recapitata nelle diverse parti d’Italia in cui sono sparsi parenti ed amici!), mi sono cimentata nella preparazione della famosa “pasta patane e provola” , con l’immancabile pasta “mischiata” cremosa e “azzeccata” al punto giusto, inutile dire che ci siamo proprio “consolati”. Vi lascio la ricetta di famiglia ma si accettano volentieri suggerimenti e varianti!
Ingredienti
350 g. pasta mista
350 g. patate
200 g. provola campana
1/2 cipolla bianca (facoltativa)
una costa di sedano
qualche foglia di basilico
un ciuffo di prezzemolo
un peperoncino (se piace)
una crosta di parmigiano
olio extravergine d’oliva
acqua bollente salata
Peliamo e tagliamo le patate a dadini, tritiamo il sedano e la cipolla se piace, tagliamo a tocchetti la crosta di parmigiano e la provola, mettiamo a bollire un paio di litri di acqua con il sale. In una pentola scaldiamo l’olio con il sedano, la cipolla e la crosta di parmigiano, uniamo le patate a dadini e il basilico e facciamo insaporire, aggiungiamo un mestolo di acqua bollente e lasciamo cuocere le patate per qualche minuto. Uniamo la pasta e copriamo con l’acqua calda, mescoliamo e versiamo altra acqua se dovesse consumarsi. A fine cottura aggiungiamo la provola a dadini e il prezzemolo tritato se gradito, e mescoliamo energicamente per farla fondere, serviamo ben calda: scommettiamo che vi “consolate” anche voi?!