Mangiamo bene ogni giorno! Ricette facili e gustose per cucinare a casa!
1 Marzo 2018
Febbraio è stato un mese denso di impegni: quattro puntate della trasmissione televisiva Buon Pomeriggio e il mio primo showcooking live per l’apertura del nuovo punto vendita del caseificio Montrone (ve ne parlerò con maggiori dettagli in un altro post!), proposte di collaborazioni da vagliare più il solito lavoro per il blog. L’inverno si è fatto sentire con due bei giorni di neve e ne ho approfittato per leggere e infornare muffin! Tre i libri per questo mese : “Sono contrario alle emozioni” - Diego De Silva con il mio adorato avvocato Malinconico ancora una volta protagonista con le sue elucubrazioni mentali; “E allora baciami” - Roberto Emanuelli una storia d’amore romantica dal finale un po’ scontato ma con tantissime citazioni d’amore da conservare; “Il terzo tempo” - Lidia Ravera un altro romanzo che affronta la “vecchiaia” (come “Piangi pure”) dal punto di vista di una donna che l’ha sempre aspettata e che per questo decide di stravolgerla con i suoi strambi progetti. La ricetta che vi lascio per la colazione è un modo facile e gustoso per riutilizzare gli albumi avanzati.
Ingredienti per 6/8 muffin
150 g. albumi (circa 4)
200 g. farina
150 g. zucchero
80 ml olio di mais
una bustina di lievito per dolci
crema al cioccolato fondente, marmellata, granella di zucchero, scaglie di mandorle, estratto di vaniglia, scorza di limone o arancia grattugiata, gocce di cioccolato a scelta per farcire e guarnire
In una ciotola montiamo gli albumi a neve con l'aiuto di un frullino elettrico e aggiungiamo l'olio a filo, continuando a montare fino a quando non saranno ben fermi. In una terrina a parte uniamo farina, zucchero e lievito in polvere. Incorporiamo agli albumi precedentemente montati a neve mescolando dall’alto verso il basso fino ad ottenere un composto denso al punto giusto. Aromatizziamo a piacere con la vaniglia o la scorza di agrumi o ancora aggiungiamo delle gocce di cioccolato. Versiamo l’impasto negli stampi per muffin o nei pirottini, riempiendoli per 2/3, possiamo farcirli con un cucchiaino di crema al cioccolato o marmellata a piacere e guarnirli con scaglie di mandorle o granella di zucchero, li cuociamo in forno già caldo a 180° per 20 minuti. Una volta pronti li facciamo raffreddare e saranno pronti per essere gustati.
[Chi ti ama ti vuole vicino, ha bisogno di stringere la tua mano, anche restando semplicemente lì, in silenzio. Ha bisogno di contare i battiti e i sospiri, per essere certo che non ne manchi nemmeno uno. Ha bisogno di raccogliere le tue paure e farle un po’ sue. Per alleggerirti il peso, per vederti sorridere, per guardarti dormire serena, mentre ti accarezza. Chi ti ama sente la necessità di coccolare la tua fragilità fino a trasformarla in un punto di forza, perché è proprio lì che vede bellezza, nelle imperfezioni che ti rendono speciale. Nelle mancanze che ti rendono affamata d’amore.]
E allora baciami
Roberto Emanuelli
Rizzoli
[Ristabiliamo il primato di un’emozione anarchica, irriproducibile, inclassificabile, su cui non si possono accampare diritti, specialmente d’autore. Di una strizza estemporanea che non c’entra niente con le contingenze, ma quando viene non la dimentichi più ( perché è tipico delle strizze che non c’entrano con le contingenze non farsi dimenticare; e meno c’entrano, più strizzano).
Della compostezza di un dolore vero. Dell’inconfondibile caldana che segue a una figura di merda. Dell’incomunicabilità di una cosa importante. Della ricerca del modo per dirla. Dell’indescrivibile sazietà che provi quando capisci in pieno il significato di una parola, e impari esattamente dove metterla. Allora ti sembra che il mondo, ma proprio tutto, diventi una cosa che si apre e si chiude ( e quindi, all’occorrenza, si aggiusta). E poi vorrei dire un’altra cosa, già che ci siamo, su queste emozioni di cui tutti si riempiono la bocca appena possono: ma se intorno c’è così tanta gente che non vede l’ora di emozionarsi, che considera questa imprevedibile alterazione affettiva come il più fortunato degli incidenti che possa capitarle, tanto da augurarselo o andarne addirittura alla ricerca, com’è che ci sono tante cause condominiali in giro? E fra l’altro, la gente non aveva perso la fiducia nella giustizia? Come lo spieghiamo, scusate tanto, in un popolo d’inguaribili romantici naturalmente dotati di empatia ( perché poi l’emozione altro non è se non l’adesione a un’emozione altrui, e quindi un sintomo di appartenenza a una specie), un attaccamento così diffuso alla questione di principio?]
Sono contrario alle emozioni
Diego De Silva
I Coralli
[La guidava una così potente volontà di stare il meglio possibile, di soffrire il meno possibile, di trarre dalla vita ogni minima soddisfazione che obbedirle era un po’ come seguire la scia di una cometa verso qualche praticabile limbo senza dolore.]
Il terzo tempo
Lidia Ravera
Bompiani