750 grammes
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Mangiamo bene ogni giorno! Ricette facili e gustose per cucinare a casa!

Queen's Kitchen

Il Mio Banana Bread

La mia ricetta del famoso Banana Bread.

La mia ricetta del famoso Banana Bread.

Il Banana Bread è un pane dolce alle banane molto amato negli Stati Uniti, al punto da avere una sua giornata nazionale, il 23 febbraio: semplice e veloce da preparare, è il modo ideale per sfruttare i frutti troppo maturi; profumato e morbidissimo, buono a colazione, a merenda e per la parte dolce del brunch.

Negli anni '30, le ricette del banana bread erano onnipresenti, diffuse da ricettari come Better Homes and Gardens, Pillsbury Flour o United Fruit Company, azienda importatrice di banane e prevedevano poco zucchero, poco burro e una tazza di crusca. Negli anni '40 subisce anche le conseguenze del razionamento bellico: nel libro "The Joy of Cooking" ha un solo uovo e latte in polvere. La ricetta si risolleva durante gli anni '50, un'epoca di crescita in America. Le casalinghe si affidano al "Betty Crocker's Picture Cook Book", per i loro mega stampi dell'amato plumcake che diventa molto grande perché le famiglie sono numerose e il banana bread contiene tante noci per  essere molto nutriente. Negli anni '60 i figli dei fiori tra una manifestazione contro la guerra in Vietnam e un concerto all'aperto vanno a comprare il Banana Bread del Moosewood Restaurant: diverso dalle versioni "vecchie", profumato con vaniglia, mandorla, arancia, noce moscata e caffè e, come riporta la ricetta di "The Moosewood Cookbook" suggerisce anche di mettere una manciata di semi di sesamo nello stampo prima di versarvi l'impasto.

Negli anni '80 il "The Silver Palate Cookbook" era nelle librerie di tutte le case. Qui viene consigliato con farina di grano integrale e un’abbondantissima dose di burro. Gli anni '90 scoprono per il dolce gli aromi della cannella e della noce moscata. 

Negli anni 2000-2010 quelli dell’alimentazione sana e dei pasti bilanciati, si moltiplicano le varianti che prevedono una maggiore percentuale di banana, zucchero di canna, miele per migliorare l'umidità e il sapore e l’utilizzo di farine alternative. 

Io ho preparato diverse ricette nel corso degli anni e questa è quella che preferisco, con l’olio di mais al posto del burro, può essere arricchita con 50 g. di cioccolato fondente in scaglie o 50 g. di noci tritate grossolanamente e possiamo utilizzare una banana tagliata a metà nel verso della lunghezza spolverizzata con zucchero di canna e cannella per decorarne la superficie.

Le banane devono essere molto mature.

Le banane devono essere molto mature.

Ingredienti

 

250 g. farina 

2 cucchiaini lievito per dolci 

1/4 cucchiaino cannella 

1/2 cucchiaino sale

400 g. banane mature

100 g. zucchero di canna 

120 ml olio di mais 

2 uova grandi

una bacca di vaniglia

Tutto in una ciotola!
Tutto in una ciotola!
Tutto in una ciotola!

Tutto in una ciotola!

Sbucciamo le banane mature e le schiacciamo con una forchetta, incorporiamo lo zucchero di canna alla purea. Versiamo l’olio sempre mescolando e infine le uova e i semi di vaniglia. Amalgamiamo bene tutti gli ingredienti con la frusta.

Il Mio Banana Bread
Il Mio Banana Bread
Il Mio Banana Bread

Aggiungiamo al composto gli ingredienti secchi setacciati, farina, lievito, sale e cannella: amalgamiamo bene, possiamo arricchire con 50 g. di noci tritate o 50 g. di cioccolato fondente in scaglie, versiamo l’impasto in uno stampo da plum-cake rivestito con carta da forno e cuociamo in forno preriscaldato a 180º per 40 minuti, controlliamo la cottura con la prova stecchino.

Accompagniamo il Banana Bread con una tazza di tè o con un cappuccino.

Accompagniamo il Banana Bread con una tazza di tè o con un cappuccino.

Gustiamo il Banana Bread a colazione con tè o cappuccino, spalmato con crema alle nocciole è super goloso!

Libro indimenticabile!

Libro indimenticabile!

Consigli di lettura 

Fedeltà - Marco Missiroli 

Einaudi 

 

[Andare da lui, andare da lui, con questo fiato di arabica e di menta, le venne da rallentare non per la gamba, non per timore, osservò i fattorini che entravano nei palazzi per consegnare gli ultimi pacchi della giornata, gli androni con le luci che iniziavano ad accendersi, i ristoratori sulle soglie, il formicolare di Milano: queste anime inseguitrici della normalità quando lei stava per contrastarla. Si stupí del suo cuore calmo e di un’impazienza che affiorava nello stomaco.]

 

[Man mano aveva visto quelle esperienze come necessarie – una formazione per se stesso –, e ora se le ripassava in mente come lumi flebili, quasi didascalie: ne aveva avuto bisogno, era stato capace. Ora sentiva di aver oltrepassato il cliché del tradimento, la necessità fisiologica del tradimento, l’evasione del tradimento, la curiosità del tradimento, la risposta a un’insoddisfazione che il tradimento rivelava. E se tradire, per lui, fosse stato il modo per tornare a essere fedele a Margherita?]

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