Mangiamo bene ogni giorno! Ricette facili e gustose per cucinare a casa!
19 Ottobre 2019
μεράκι / Meraki dal greco, significa letteralmente “essenza di noi stessi“.
È una parola usata spesso per descrivere il modo in cui si decora una casa o per preparare un bel pranzetto o per fare qualsiasi cosa in cui ci si mette l’anima. Si potrebbe tradurre in italiano con la parola “con amore” o “con piacere“, ma nella traduzione di questa parola si percepisce qualcosa in più: una sorta di poesia che accompagna il vivere quotidiano, nella piena presenza dei gesti e con consapevolezza e non tanto per fare.
“Oggi sei felice. E fatti i complimenti che meriti. Perché credimi. Sei l’unica a conoscerti così. L’unica a sapere il perché. Oggi non ci sei per nessuno. Oggi, sei soltanto per te.”
Andrew Faber
“Ciò che penso, semplicemente, è che una volta usciti dalla prima giovinezza, nella vita è necessario stabilire delle priorità. Una sorta di graduatoria che permetta di distribuire al meglio tempo ed energia. Se entro una certa età non si definisce in maniera chiara questa scala dei valori, l’esistenza finisce col perdere il suo punto focale, e di conseguenza anche le sfumature.”
Haruki Murakami
Durante gli ultimi mesi ho pensato molto a cosa mi rende felice, a quello che faccio ancora con passione e a quello che invece è diventato un peso, a quelle cose fatte per non deludere le aspettative, per paura di restare indietro nel lavoro, a quelle accompagnate da notti insonni e ansia ai massimi livelli, a quelle che mi piacerebbe realizzare ma mi manca la spinta o mi attanaglia la paura di non farcela. Scegliere non è mai una cosa semplice perché presuppone un cambiamento, una momentanea rottura degli equilibri e io so quanto questo possa spaventare soprattutto se ci si guarda indietro e si ripensa a tutta la fatica e le energie spese per arrivare dove si è adesso, per conquistarsi l’agognato posto al sole, ma, c’è sempre un MA, ad un certo punto il bisogno di cambiare diventa urgente, necessario, e spazza via tutte le incertezze. Tagliare i ponti con chi mi ha fatto soffrire e mettere a tacere i sensi di colpa, godermi il presente senza star lì a pianificare un futuro lontano che sicuramente sarà diverso da come me lo aspetto, prendermi cura di me ritagliandomi 2/3 ore a settimana per andare in palestra, fare ordine intorno a me per ritrovare di riflesso anche l’armonia interiore, liberarmi di ciò che non mi piace più, scrivere i miei pensieri o raccogliermi in silenzio per farli fluire liberamente, innamorarmi di una ricetta e prepararla pregustandone il sapore, uscire a camminare con Ciro senza portarmi dietro il cellulare, pubblicare un post sul blog o sui social solo quando ho qualcosa da dire o condividere, sognare il prossimo viaggio, aspettare il ritorno a casa dei miei figli, trascorrere una placida serata sul divano con il mio amore e andare a letto presto: oggi è così che voglio vivere. Quando ero una bambina timida ed insicura con le trecce e la salopette di jeans trascorrevo i miei pomeriggi migliori a leggere libri o i fumetti di Topolino e sognavo di assaggiare una di quelle fantastiche torte di mele che Nonna Papera metteva a raffreddare sul davanzale della finestra e che Paperino, Ciccio e Qui Quo Qua non vedevano l’ora di addentare, oggi ne ho preparata una mia versione con una base di frolla sottile e croccante e un ripieno di mele morbido e speziato per festeggiare la vita che ho scelto.
Ingredienti
Per la pasta frolla
400 g farina
160 g zucchero
160 g burro
2 uova intere
un pizzico di sale
un pizzico di bicarbonato
Per il ripieno
4 mele Annurca
un cucchiaio di burro
2 cucchiai di zucchero di canna
2 cucchiai uvetta
un bicchierino di rum
una manciata di pinoli
un cucchiaio di spezie per dolci alle mele (cannella,chiodi di garofano, cardamomo, buccia di limone)
6/7 biscotti secchi
un po’ di latte e zucchero per spennellare la superficie
Prepariamo la pasta frolla: in un un mixer mettiamo la farina, il sale, il bicarbonato e lo zucchero con il burro freddo tagliato a pezzi e mescoliamo fino ad ottenere un composto sabbioso. Uniamo le uova e lavoriamo fino ad ottenere un impasto compatto, lo stendiamo tra due fogli di carta da forno e lo mettiamo a riposare in frigo per almeno un’ora, avremo una resa migliore se lo prepariamo il giorno prima. Mettiamo l’uvetta a bagno nel rum. Laviamo le mele e le tagliamo a dadini senza sbucciarle, le cuociamo in un pentolino con il burro, lo zucchero di canna, le spezie, dopo 6/7 minuti quando saranno un po’ più tenere, uniamo uvetta e pinoli e sfumiamo con il rum, facciamo evaporare e spegniamo il fuoco. Lasciamo raffreddare bene.
Dividiamo il panetto di frolla in due parti: stendiamo la prima metà sul fondo di una tortiera con i bordi alti e il fondo rimovibile rivestita con carta da forno, cospargiamo il fondo con i biscotti secchi sbriciolati, riempiamo con il composto di mele, mettiamo in frigo.
Stendiamo l’altro panetto di frolla che ci servirà da coperchio per la nostra torta e intagliamo con una formina a forma di foglia, le foglioline ottenute ci serviranno per decorare i bordi del nostro dolce. Copriamo il dolce, sigilliamo i bordi e decoriamoli con le foglioline-biscotto, spennelliamo la superficie con il latte e cospargiamo con lo zucchero, cuociamo in forno preriscaldato a 180º per 35/40 minuti finché la superficie sarà ben caramellata, serviamo con una pallina di gelato alla vaniglia.