tavole ad arte

Ci sono luoghi che conservano intatto il fascino della loro storia e che ormai fanno parte del territorio che li ospita: uno di questi è la Masseria Scinarello,(masseriascinarello@gmail.com) un'antica torre del XVI secolo e la sua dépendance, incastonata sulle alture tra Polignano, Castellana Grotte e Conversano, che ieri sera ha ospitato Tavole ad Arte, un evento itinerante alla scoperta di luoghi magici del gusto pugliese, che prevede l'installazione di una tavola che si trasforma in opera d'arte, abbinata ad una cena gourmet, per una esperienza multi-sensoriale del gusto e della bellezza.
Alla luce magica del tramonto che esaltava il nitore della costruzione, mentre lo scirocco soffiava impietoso a scompigliare capelli e pensieri, accomodati su balle di fieno nell'ovile, Rosalia Chiarappa di Città Meridiane ci ha raccontato questo nuovo progetto. Abbiamo conosciuto l'ingegner Francavilla, erede della famiglia che possiede la masseria da quattro generazioni, il quale ci ha ricordato le estati della sua infanzia trascorse qui a contatto con la natura: è stato lui il fautore della trasformazione dell'edificio in una casa-vacanze allorché nel 2008, cessata l'attività agricola dei massai, si poneva il problema di dare un futuro alla masseria. L'incontro con l'architetto Maurizio Greco di Greco Consolida srl, ha dato vita al recupero conservativo della masseria nel pieno rispetto della struttura attraverso una rete di progetti che hanno messo in sicurezza l'intera costruzione e l'ha resa fruibile dagli ospiti. Come potete constatare dalle foto gli ambienti sono curati e confortevoli ed hanno conservato intatta la loro storia e la loro magia. Questa stupenda location, quindi, ha fatto da tela bianca per la creatività del FAAD, collettivo di fotografia, arte, design e artigianato handmade legato al Salento e proposto in una veste rinnovata, tenuto insieme dall'entusiasmo e dalle capacità dell'architetto Silvana Inguscio (www.pietralocale.it) che ha voluto mettere insieme oggetti e creatività Made in Puglia intorno ad una tavola con una serie di eventi itineranti in luoghi che rappresentano il territorio per celebrare il matrimonio tra cibo tradizionale e mood moderno.
Così sotto i portici con le sue nicchie in pietra abbiamo ammirato le tavole apparecchiate con vassoi realizzati dalla fusione di bottiglie di vetro di vino generati dall'impiego di un oggetto di smaltimento restituito a nuova vita dalla maestria di Maria Concetta Malorzo (www.artistadelvetro.com), piatti dipinti in bianco e nero con personaggi irresistibili dal graphic designer Pierpaolo Gaballo di Piattoquadro (pierpaologaballo.com) e ceramiche colorate della scultrice Nagase Hiroko con l'illuminazione curata dal lighting designer Paolo Portaluri (www.hpph.eu).
Circondati da tanta bellezza abbiamo gustato innumerevoli delizie: pinzimoni di verdura, fiori di zucca fritti in pastella, panzerotti, braciolette al sugo, frittelline con salsa piccante e ricotta forte, polpettine, nodini di mozzarella, fichi columbri e capocollo, crostini di pane con pure di fave bianche e cicorie, il tutto accompagnato dai vini superbi della Severino Garofano cantine e vigneti, wine-partner della serata.
Inutile dire che una food blogger patita del table-setting come me è letteralmente impazzita: ho portato a casa due vassoi 8.Tu a forma di bottiglia e devo assolutamente avere al più presto il piatto dipinto con la regina che brinda: dopotutto sono o non sono la regina della mia cucina?!