4 Settembre 2015
Mi è tornata in mente questa frase di una poesia di Tolkien, contenuta ne “Il Signore degli Anelli”, “non tutti quelli che vagano sono perduti” per raccontarvi come allontanandosi dai percorsi prestabiliti, si possono fare delle meravigliose scoperte. Di ritorno da un breve viaggio per riaccompagnare figlio numero due alla sede universitaria dopo le vacanze estive, mentre la strada scivola tranquilla chilometro dopo chilometro, giunge il momento di fermarsi per mangiare qualcosa in autogrill, ma il mare azzurro illuminato dal sole che scorre lungo i finestrini mi ha fatto venir voglia di fare una deviazione: i cartelli stradali indicano le città nelle vicinanze, Porto d'Ascoli, San Benedetto, Grottammare, Cupra Marittima, ci sarà un ristorante sul mare dove fermarsi, ho pensato... così per la prima volta, abbandonata la smania di tornare a casa il prima possibile, lasciamo l'autostrada, destinazione Grottammare. Subito ci ritroviamo sul lungomare dove lidi e ristorantini si susseguono uno vicino all'altro, le spiagge poco affollate trasmettono un senso di tranquillità. Dopo aver parcheggiato, do un'occhiata su Google maps per leggere qualche recensione, ne trovo un paio che mi sembrano buone, ma poi camminando sotto le palme, decido di lasciar fare al mio intuito e dopo pochi metri mi imbatto un in un ristorante che mi ispira: Chalet L'Ancora. Entriamo e subito i tavoli ben apparecchiati con le vetrate che si affacciano sul mare e le tende bianche che svolazzano per la brezza marina mi fanno sentire in vacanza, anni luce lontano dal traffico. Veniamo accolti da un cameriere gentilissimo che ci porge il menù. Da una rapida occhiata capiamo subito di aver fatto un'ottima scelta: vasta offerta di antipasti crudi, caldi e freddi, paste fresche e secche con tutti i tipi di pesce, grigliate, brodetti e tanto altro. Ordiniamo gli antipasti e un primo a testa. Si parte con un'entrée di pasta fillo con salmone e spuma fredda di patate, si prosegue con le alici marinate accompagnate da pomodorini e cacio ricotta, il carpaccio di orata con panzanella, il polpo cotto nella sua acqua con patate e fagiolini, i gamberi su battuto di carciofini, l'insalata di mare con pomodori verdi e sedano, le cicale, i crostini con sgombro e cipolle rosse caramellate, il tris di fritti composto da gamberi e zucchine in pasta kataifi, polpettine di merluzzo e olive e pettole di baccalà, la trippa di rana pescatrice con una grattatina di formaggio di fossa e si termina con il filetto di razza al pomodoro: le foto potranno mostrare l'ottima presentazione di tutte queste prelibatezze, ma certo non possono rendere la delicatezza delle cotture e il trionfo di sapore sprigionato da ogni singola pietanza. I primi scelti sono all'altezza delle aspettative generate dai piatti che li hanno preceduti: le tagliatelle di grano saraceno con crostacei misti e i tagliolini al profumo di agrumi con scampi son ben conditi, appagano la vista e soddisfano il palato, inoltre ho apprezzato che fossero già sgusciati permettendo di gustarli senza complicazioni! Dovendo riprendere la guida, ho rinunciato ad un bel calice di vino bianco ghiacciato che avrebbe reso il pranzo perfetto! Mentre guidavo soddisfatta da questo pasto fuori programma, ho riflettuto su quante cose belle ci perdiamo per seguire i programmi, quanti posticini incantevoli non scopriamo per non allontanarci dai soliti percorsi, quanti incontri evitiamo perché abbiamo paura di metterci in gioco, quanti viaggi rimandiamo in attesa delle condizioni più propizie che poi non arrivano mai, quanti desideri rimangono chiusi nei cassetti perché non abbiamo il coraggio di ribellarci alle scelte di vita che lasciamo ci vengano imposte o consigliate. Allora al diavolo i buoni propositi, le tabelle di marcia, i business plan, finché sono ancora in tempo voglio fare collezione di prime volte, voglio costruire ricordi, voglio trovare la bellezza intorno a me, voglio attimi di irripetibile felicità.
All that is gold does not glitter,
Not all those who wander are lost;
The old that is strong does not wither,
Deep roots are not reached by the frost.
From the ashes a fire shall be woken,
A light from the shadows shall spring;
Renewed shall be blade that was broken,
The crownless again shall be king.
J. R. R. Tolkien